Il Digiuno è una pratica di purificazione che può essere usata per mantenere lo stato di salute dell'organismo, come metodo di autoguarigione e come esperienza di trasformazione spirituale profonda.
Può avere durata variabile e può essere praticato con modalità differenti in base allo stato psicofisico e alle esigenze personali. Il digiuno secco elimina l'assunzione non solo del cibo ma anche dell'acqua, il cui consumo viene invece mantenuto durante il digiuno umido. Il digiuno attenuato si basa sull'assunzione di succhi freschi di verdura o infusi. In ogni caso durante il periodo di astensione dal cibo è necessario mantenere un atteggiamento consapevole per cogliere ed elaborare le trasformazioni psicofisiche generate dall'esperienza. Il digiuno deve essere seguito da un programma specifico per la ripresa alimentare.
È una forma di purificazione e autoguarigione, particolarmente indicata per chi ama assumersi personalmente la responsabilità del proprio corpo e del proprio benessere. Da un punto di vista fisico porta a un riposo dell'apparato digerente e a un'eliminazione di tutte le sostanze tossiche accumulate nell'organismo. Durante il digiuno, l'intelligenza che regola il funzionamento dell'organismo fa in modo che le cellule invecchiate e degenerate vengano utilizzate per nutrire quelle più vitali dando luogo a un processo di rinnovamento. Da un punto di vista psichico e spirituale il digiuno costituisce un rituale di trasformazione durante il quale emergono e si trasformano emozioni bloccate e meccanismi di compensazione dell'ego ed è possibile sviluppare una relazione più profonda e intima con se stessi.
Il digiuno appartiene da sempre alle pratiche terapeutiche e ai rituali spirituali di numerose culture in tutto il mondo. Il digiuno terapeutico fu molto praticato durante il medioevo e fino al ‘600. Fu reintrodotto nel XIX secolo negli Stati Uniti e in Europa dalle scuole di naturopatia.
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