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OlisticMap - Floriterapia - Fiori ed Essenze

Floriterapia - Fiori ed Essenze

Cos'è e a cosa serve

Etimologia: Floriterapia da terapia, cura attraverso i fiori, intesi come principi vibrazionali associati ai fiori. Oggi si è estesa ad altre essenze non floreali quali animali, minerali, elementi della natura, astri. Tipo di pratica: L’assunzione di essenze floreali lavora sul piano psichico – mentale provocando riarmonizzazione; come conseguenza anche il piano emozionale e quello fisico sono riarmonizzati. Beneficio principale: Guarigione profonda di patologie e squilibri che trovano la loro causa sul piano psichico e i loro sintomi sui corpi mentale, emozionale e fisico. Meccanismi d’azione: Da un punto di vista chimico le essenze floreali sono composte di acqua e alcol usato come conservante, non contengono principi attivi fisici. Il meccanismo d’azione segue il principio di risonanza: ogni essenza ha una sua vibrazione caratteristica che può entrare in risonanza con una corrispondente frequenza in squilibrio all’interno dell’organismo umano. In un tempo variabile da pochi giorni ad alcuni mesi l’organismo riallinea la sua frequenza distonica a quella suggerita dall’essenza assunta. Anche se molte persone assumono le essenze floreali da soli, senza guida, la pratica è sconsigliata e non è seguita neppure da floriterapeuti esperti in quanto è estremamente difficile vedere in maniera oggettiva i meccanismi nei quali si è immersi e inoltre non è facile identificare l’essenza corretta tra le migliaia in commercio. Differenze con altre eventuali discipline esistenti: A differenza delle medicine allopatiche o dei rimedi fitopreparati e gemmoderivati e in modo paragonabile ai rimedi omeopatici le essenze floriterapeutiche non agiscono tramite meccanismi chimici all’interno del corpo fisico, ma forniscono un’informazione vibrazionale che l’organismo è libero di accogliere o meno nei tempi che ritiene più idonei. I rimedi chimici o basati su un principio attivo fisico agiscono sul sintomo, modificando, spostando, spegnendo, addormentando, trasferendo il sintomo stesso, ma generalmente non vanno a guarire l’origine profonda del problema. I rimedi vibrazionali non agiscono sul sintomo, ma vanno a suggerire al corpo una possibile via di risoluzione di un problema profondo a livello della psiche. La guarigione del sintomo avviene solo in un secondo tempo come conseguenza del riequilibrio di tutto l’organismo: più lentamente rispetto ai rimedi basati su principio attivo, ma più profondamente e definitivamente. La scienza accademica ogni qualche anno produce uno studio scientifico serio in cui afferma che l'effetto delle essenze floreali non va molto oltre l'effetto placebo, per cui non è dimostrabile scientificamente l'efficacia delle essenze floreali o delle altre essenze non floreali. Eppure in Italia molti milioni di persone fanno uso di essenze floreali e di rimedi omeopatici che da un punto di vista chimico fisico non contengono altro che il supporto fisico (acqua o zucchero) e il conservante (di solito alcol). Solo gli omeopatici a basse diluizioni (sotto la 12 DH) contengono tracce chimiche di principio attivo. Il problema principale è che questi studi scientifici sono adatti a studiare rimedi che lavorano sul sintomo, ma non lo sono per rimedi che curano la persona e lavorano sul sintomo solo come effetto secondario e indiretto. La medicina accademica per una stessa malattia o insieme di sintomi utilizza sempre lo stesso rimedio per tutti, in quanto questo rimedio lavora direttamente sul sintomo. I rimedi vibrazionali lavorano invece sulla rimozione di ostacoli interni che impediscono all'organismo di recuperare il suo corretto stato di salute. In altri termini non si tratta di farmaci che correggono un problema in maniera chimico-fisica, ma di un suggerimento che viene fornito alla persona per convincerla a rimuovere un ostacolo alla forza guaritrice interna; quando la persona accetta il suggerimento la sua forza guaritrice si riattiva e la persona guarirà da quell'insieme di sintomi molto rapidamente. Se però non accetterà quei suggerimenti o se quei suggerimenti non sono quelli corretti, la cura non avrà alcun esito. I test in doppio cieco della scienza medica assegnano a metà pazienti con la stessa patologia una cura con una stessa medicina e all'altra metà, non conosciuta da medici e pazienti, una cura con un placebo. Replicano la stessa cosa utilizzando poi le essenze floreali o gli omeopatici. Questo non può funzionare perché 100 pazienti con gli stessi sintomi saranno da curare in 100 modi differenti, assegnare a tutti la stessa essenza floreale vuol dire che a 99 sarà assegnata una cura sbagliata, cioè completamente inefficace, come poi risulta correttamente dal test. Se questo test fosse eseguito assegnando ad ogni paziente il mix di essenze corretto i risultati sarebbero molto diversi e dipenderebbero dalla bravura del terapeuta e dall'ampiezza del numero di essenze a sua disposizione.

Origini e storia

Data e fondatore: Edward Bach nel 1930 per i Fiori di Bach. Richard Katz e Patricia Kaminski nel 1978 per i Fiori Californiani. Steve Johnson nel 1984 per i Fiori alaskani. Tanmaya nel 1990 per i Fiori Himalayani. Ian White nel 1990 per i Fiori Australiani Bush. Altri autori per tutti gli altri kit di essenze floreali esistenti (oggi circa una cinquantina). Riportiamo qui sotto i principali. Fiori ed Essenze da tutto il Mondo Fiori Africani Fiori Alaskani Fiori Amazzonia Fiori Argentini Fiori Arizona Fiori Australiani Australian Living Fiori di Bailey Fiori Brasiliani Fiori Californiani Fiori Canadesi Fiori Canarie Fiori delle Bermuda Fiori Centroamerica Fiori Cileni Fiori Costarica Fiori di Findhorn Fiori Francesi Fiori Greci Fiori Hawaii Fiori Himalayani Indiani AUM Fiori Inglesi Fiori Italiani Fiori Kauai Fiori Korte Phi Fiori Nuova Zelanda Fiori Olandesi Fiori Orchidee Fiori Peruviani Fiori Sardi Fiori Sudafricani Fiori Tedeschi Fiori Uruguay Master Essences Alaskan Elisir Ancient Forest Animal Essences Chakra Essences Clear Path Cura degli Animali Desert Alchemy Essenze Islandesi EssenzenNorvegesi FES LightBringer LightHeart Come è nata: Edward Bach, medico gallese, nacque il 24 settembre 1886 a Moseley, vicino a Birmingham. L’ambiente bucolico e la serenità di quei luoghi lo predisposero ad uno stretto contatto con la natura. Fin da piccolo si convince che tutte le cose hanno un'anima e la sua accesa sensibilità lo porta a ritenere che tutto gli parli un linguaggio sottile e misterioso che tuttavia lui riesce a cogliere. Si laurea in medicina nel 1912 ed inizia la pratica ospedaliera con l’entusiasmo che contraddistinguerà tutta la sua vita; ben presto si rende conto che la medicina ha un carattere meccanico e impersonale e si concentra sulla malattia e sul sintomo e non sull'uomo nella sua complessità, nei suoi piani fisico, emozionale, mentale e spirituale. In ospedale notò come gli effetti di una cura fossero diversi tra paziente e paziente: “la personalità dell’individuo è molto più importante della parte fisica, ovvero del corpo, nella cura della malattia”. Come scrisse Bach “è l'uomo che va curato, non la malattia”. E’ evidente a tutti che alcune cure risultano efficaci per un paziente ed inutili per altri. In sintonia con le sue idee abbandona l'ospedale per dedicarsi alla ricerca sui batteri, dove otterrà importanti risultati. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Bach fu riformato a causa delle sue precarie condizioni fisiche e gli fu affidata la responsabilità di un reparto dell'ospedale dove si è laureato. Nel luglio del 1917 svenne e fu operato d'urgenza con una diagnosi di tumore con metastasi e 3 mesi di vita. Cadde in una depressione profonda e si rese conto di non avere il tempo necessario per portare a termine le sue ricerche. Decide comunque di tentare il più alto numero di ricerche ed esperimenti possibili. Assorbito da questo scopo trascorrono ben più di tre mesi, la malattia regredì e scomparì. Fu così che Bach ebbe la conferma che un grande amore, una passione, uno scopo nella vita è di fondamentale importanza, tanto da fermare la morte. Lesse l’opera di Hahnemann, creatore dell'Omeopatia e ne rimase profondamente colpito, perché si avvicinava alle sue convinzioni: andò a lavorare presso l’ospedale omeopatico di Londra ed unì le scoperte di Hahnemann con le proprie e trovò dei vaccini omeopatici chiamati in seguito nosodi. Divise i batteri responsabili delle malattie in gruppi e iniziò ad analizzare le caratteristiche che accomunavano le persone bisognose di uno stesso vaccino. Scoprì le tipologie psicologiche corrispondenti e i diversi profili umani. Capì sempre più chiaramente che lo stato d'animo provoca la malattia e non viceversa: alla base di ogni malattia c'era uno stato d'animo negativo. Divenne un medico famoso, sia per la medicina allopatica che per quella omeopatica. Tuttavia Bach continuava ad essere insoddisfatto dei vaccini: alcune persone non rispondevano alle cure da lui stabilite. Spinto da questa esigenza di completezza cercò allora nuovi rimedi tra le piante e le erbe, alla ricerca di una correlazione fra queste ultime, i vari stati d'animo e la reazione alle terapie. Nel 1928 decise di andare oltre l’omeopatia e scoprì i primi fiori a livello puramente intuitivo. Nel 1930 abbandonò la professione medica e si dedicò con grande passione alla ricerca di nuovi fiori; ne trovò 12 (i 12 guaritori). Le piante dovevano essere dolci, non dovevano essere quelle usate come medicinali, né quelle usate per scopi alimentari. I 38 fiori sono piante semplici, spesso poco considerate, non ornamentali e poco conosciute. Osservò la rugiada sui petali quando il sole era alto in cielo e capì che in questo modo il fiore cedeva all’acqua le sue proprietà, che venivano magnetizzate dal sole. Nel suo famoso libro “Guarisci te stesso” scrive: “la malattia non è altro che un atteggiamento mentale ormai consolidato, la cosa veramente necessaria è trattare lo stato d’animo del paziente e la malattia sparirà”. Nel 1935 Bach aveva trovato 38 fiori e dichiarò che pensava di aver trovato quelli necessari per il benessere fisico e mentale dell’umanità: la sua missione era compita. Curò moltissima gente, a cui insegnava a curarsi da sola; molti suoi collaboratori non erano medici. L’ordine dei medici lo diffidò dal continuare questi comportamenti. Bach non rinunciò e abbandonò la medicina ufficiale. Morì nel novembre del 1936. La Floriterapia da lui creata è la cura che tramite 38 essenze di fiori risolve problemi legati alla psiche, agli stati d'animo negativi e a quelle emozioni che provocano squilibrio e disarmonia. Indirettamente la Floriterapia cura molti sintomi e malattie del corpo, quando questi sono causati da un disagio dello spirito (e cioè nella maggior parte dei casi). Edward Bach morì il 27 novembre 1936. Quello fu l'anno della messa a punto della Floriterapia, e da allora il sistema dilagò in tutto il mondo, ricevendo entusiastici consensi. Sul piano ufficiale, la Floriterapia è un sistema terapeutico riconosciuto dall'OMS dal 1976.

Effetti e benefici

L’assunzione dei rimedi floreali e delle essenze vibrazionali suggerisce al corpo una via per riequilibrare disarmonie psichiche che possono causare problemi fisici quali malattie e sintomi di varia natura, problemi e sintomi emozionali di moltissimi tipi e problemi e sintomi di tipo mentale. Tale riequilibrio avviene in maniera dolce, ma a differenza di quel che si crede le essenze floreali possono presentare effetti collaterali non graditi se assunte in maniera non corretta, anche se questi effetti non sono di origine chimica.

A chi è consigliato

Chiunque può utilizzare la floriterapia come sistema di cura, dai neonati alle donne in cinta. La floriterapia risulta non efficace per risolvere le patologie non di origine psichica. Molto utilizzata con gli animali e le piante.

A chi è sconsigliato

La floriterapia non è sconsigliata a nessuno. E’ estremamente raro che una persona non presenti alcuno squilibrio psichico tale per cui non possa trovare profondo giovamento dall’assunzione dei rimedi floriterapici.

Particolarmente efficace se praticata insieme a...

Un qualsiasi lavoro su di sé aumenta l’utilità della floriterapia e ne trae grandi vantaggi.

Età consigliata

Età minima per cominciare: dagli 0 ai 100 anni. Età a cui si può sempre praticare: può sempre essere praticata

Tempo di pratica per godere dei benefici

Durata minima di un ciclo: Il tempo per iniziare a godere dei benefici della floriterapia è molto soggettivo, ma può essere indicativamente considerato un tempo di tre mesi. Solitamente l’utilizzo delle essenze floreali dura alcuni anni e le essenze cambiano circa una volta al mese, tempo necessario mediamente per integrarne l’informazione. Un problema può essere risolto con due o tre combinazioni di essenze floreali ognuna da assumere per circa un mese, quindi in due-tre mesi. Periodicità: Le essenze floreali vanno assunte tutti i giorni 3 – 4 volte al giorno.

Come si svolge un incontro

Singolo o in gruppo: Colloquio singolo con un floriterapeuta di circa un’ora Caratteristiche dello spazio dove si svolge l’incontro:studio Fasi dell’incontro: Il colloquio di circa un’ora (la prima volta può durare fino a due ore, le successive anche 30 – 45 minuti) serve al floriterapeuta per farsi un quadro psichico del cliente e poter individuare le essenze da proporre. Successivamente molti floriterapeuti testano con opportuni sistemi le essenze (esempio la kinesiologia). Il cliente, al termine del colloquio, può immediatamente riprendere la sua vita normale. Le assunzioni delle essenze saranno a cura del cliente 3 – 4 volte al giorno per il periodo indicato. Esiste anche la possibilità di autoprescrizione, secondo quanto indicato dallo stesso Bach. Oggi sono disponibili diversi strumenti tra cui questionari, questionari on line e libri con descrizioni chiare e complete.

Cosa serve per esercitare

Occorre trovare un buon floriterapeuta o un buon insegnante di floriterapia.

Requisiti formativi di un bravo operatore

In Italia la floriterapia, come molte altre discipline bio-naturali, non è ancora ufficialmente riconosciuta e non ha pertanto un albo ufficiale a livello nazionale. Non è quindi possibile parlare di scuole abilitate o autorizzate. Da molti anni tutto il settore è in attesa di una regolamentazione certa, apposite commissioni parlamentari si riuniscono da diverse legislature senza ancora aver potuto produrre una legge quadro nazionale. Alcune Regioni italiane hanno emesso leggi regionali per regolamentare il settore, ma gli iter sono stati spesso travagliati. Esistono molte scuole di formazione di buon livello. Sui Fiori di Bach se ne possono trovare facilmente, sulle altre essenze floreali in Italia è più difficile, ma in questi ultimi anni iniziano a diffondersi. Un buon floriterapeuta dovrebbe avere almeno le seguenti caratteristiche: Buona conoscenza delle essenze floreali e delle loro caratteristiche. Aver fatto e continuare a fare un lavoro su di sé a livello psicologico, seguito da un collega, da un counselor o da uno psicanalista Aver alcuni anni di pratica Avere buone qualità di ascolto e una visione olistica dell’essere umano Conoscere almeno uno strumento di conferma per le essenze utilizzate Conoscere almeno 4 o 5 kit di essenze (floreali e non) L’insegnamento, la ricerca e la collaborazione con colleghi aiuta molto a migliorare il livello

Come scegliere il professionista che fa per te

Non è facile riconoscere a prima vista un buon floriterapeuta, in quanto a livello tecnico una buona preparazione sui Fiori di Bach è oggi abbastanza comune. Importante è la conoscenza di altre essenze oltre a quelle di Bach, verificare se il floriterapeuta fa regolarmente un serio lavoro su di sé e a livello tecnico se conosce ed utilizza strumenti di conferma dei Fiori individuati. Un problema oggi estremamente diffuso è quella che molti floriterapeuti mischiano diverse essenze in una stessa boccetta: trattandosi di essenze vibrazionali sarebbe come offrire ad un pittore tutti i colori mischiati tra di loro: si crea un nuovo colore, ma si perdono i colori di partenza.

Scuole e centri di formazione riconosciuti

Non esistono scuole e centri di formazione riconosciuti. Un elenco parziale avrebbe il problema di fare torto ai sicuramente molti validi esclusi, per cui è meglio astenersi.

Associazioni rappresentative di categoria riconosciute

Non esiste un’associazione di categoria ufficiale. Alcuni stanno provando a crearne alcune non ufficiali.

Personaggi importanti che praticano o hanno praticato la disciplina

Per non far torto a nessuno riteniamo di citare i soli fondatori dei diversi kit di essenze, cominciando da quelli oggi più diffusi in Italia: Edward Bach per i Fiori di Bach. Richard Katz e Patricia Kaminski per i Fiori Californiani. Steve Johnson per i Fiori Alaskani. Tanmaya per i Fiori Himalayani. Ian White nel 1990 per i Fiori Australiani Bush. Esistono molti kit di essenze floreali e non floreali meno conosciute in Italia.

Diffusione della disciplina e tendenze in Italia e nel mondo

Non sono conosciute fonti ufficiali attendibili rispetto alla diffusione in Italia e nel mondo della floriterapia. Dal 1976 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente riconosciuto la floriterapia come un sistema terapeutico. A livello puramente indicativo è possibile ipotizzare che due – tre milioni di Italiani si curino saltuariamente con la floriterapia e un numero minore, alcune centinaia di migliaia, la utilizzano con maggiore regolarità. La tendenza in Italia e nel mondo vede un rapido sviluppo dell’utilizzo di altre essenze oltre a quelle di Bach, principalmente i Fiori Californiani, i Fiori Australiani, i Fiori Alaskani e i Fiori Himalayani.

Libri consigliati per saperne di più

Le Opere complete di Edward Bach Macro Edizioni In questo volume troverete la raccolta completa degli scritti più importanti di Bach, che potranno essere visionati per la prima volta nel loro insieme. Studi, lettere e conferenze, di cui alcuni pubblicati per la prima volta nel nostro paese, offriranno una dettagliata testimonianza del suo pensiero, documentando lo sviluppo della sua ricerca scientifica e fornendo una panoramica più ampia e profonda sulle sue idee e sul metodo di cura da lui creato. Oltre ad essere riportate integralmente le varie stesure dei “Dodici Guaritori”, di particolare interesse sono gli scritti a partire dagli anni ‘20, quando Bach scoprì i “Nosodi”. Sono esposti inoltre, i vari stadi della scoperta dei Rimedi Floreali che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Un’opera che costituirà un valido aiuto per chi si avvicina ai 38 Rimedi per la prima volta e per chi è già esperto e vuole trovare ulteriori spunti di riflessione ed approfondimento. Un’opportunità veramente affascinante per comprendere l’evoluzione del lavoro di Bach. Uso pratico dei fiori di Bach di Mechthild Scheffer TEA Scritto dalla massima esperta della floriterapia di Bach, e frutto della sua vastissima esperienza pratica, questo manuale risponde, in modo semplice, chiaro e pratico, a tutti i dubbi su questo particolare metodo terapeutico. Un vademecum che raccoglie tutto l'essenziale per capire e per curarsi secondo il metodo originale di Bach. Terapia con i fiori di Bach di Mechthild Scheffer TEA La terapia con i fiori di Bach, elaborata settant'anni fa dal medico inglese Edward Bach, e oggi diffusa e apprezzata in tutto il mondo, aiuta a superare in modo costruttivo "gli stati d'animo negativi della natura umana" - come per esempio impazienza, timidezza, insicurezza, gelosia -, a raggiungere l'armonia tra il corpo e la mente e a ristabilire il contatto con le proprie capacità spirituali di autoguarigione. Con questo libro, il più completo e autorevole sull'argomento, tutti possono imparare a conoscere e a usare i 38 fiori di Bach in ogni ambito della vita quotidiana. Il giardino interiore. Piccola enciclopedia pratica per l'utilizzo dei fiori di Bach, fiori francesi, fiori californiani, fiori indiani, fiori alaskani di Scilla di Massa Una piccola enciclopedia pratica utile nell'individuare, in modo veloce e facile, il rimedio giusto per piccoli e grandi disturbi sia fisici che dell'anima; una guida completa per chi vuole conoscere o approfondire l'utilizzo delle proprietà terapeutiche dei fiori di tutto il mondo, che agiscono in noi con modalità differenti, ognuno con il suo dono di guarigione. Manuale per l'applicazione locale dei fiori di Bach. Il principio transpersonale: un efficace strumento di lavoro di Ricardo Orozco Centro Benessere Psicofisico Editore Intelligenza emozionale e fiori di Bach. Tipi di personalità nella psicologia contemporanea di Rodríguez Boris C. e Orozco Ricardo Centro Benessere Psicofisico Editore Nuove terapie con i fiori di Bach (1-2) di Krämer Dietmar e Wild Helmut L'opera si divide in due volumi. Nel primo vengono affrontati temi quali: le relazioni dei fiori tra loro, i fiori interiori ed esteriori, la diagnosi basata sulla suddivisione in 12 gruppi. Nel secondo volume si analizzano le diagnosi e le terapie attraverso le corrispondenze tra zone cutanee e fiori di Bach. Comprende l'atlante topografico delle corrispondenze. Il potere terapeutico dei fiori australiani di Jan White Tecniche Nuove Ian White, naturopata e omeopata, ha applicato l'arte antica di curare con le piante e i fiori del bush australiano. Il volume comprende la descrizione e un approfondimento delle prime 50 essenze scoperte dall'autrice e la descrizione di dodici nuove essenze recentemente messe a punto dopo anni di continue ricerche. Sono descritte inoltre le modalità di preparazione e somministrazione dei rimedi. Essenze floreali australiane. Bush flower essences per ritrovare serenità e benessere di Jan White Ian White, naturopata, ha applicato i suoi studi pluriennali ai fiori del bush, la tipica macchia australiana, dimostrando che l'energia e il potere dell'antica terra d'Australia si manifestano nelle proprietà terapeutiche della sua flora. In questo libro egli fornisce un quadro completo di cinquanta essenze floreali presenti su tutto il territorio australiano, nonché indicazioni dettagliate sul metodo di preparazione e d'impiego in tutti gli ambiti terapeutici. Il suo scopo è consentire a chiunque di acquisire competenza e familiarità riguardo all'uso di tali essenze per favorire la salute, l'armonia e il benessere. Guarire con i fiori australiani di Barnao Vasudeva; Barnao Kadambii (per i Fiori Australiani Living Essences) La flora spontanea del continente australiano, soprattutto dell'Australia occidentale, è rinomata presso i botanici di tutto il mondo e ammirata da migliaia di visitatori ogni anno. Chi avrebbe mai pensato che fosse anche tanto ricca di energie curative? Vasudeva e Kadambii Barnao studiano il potenziale terapeutico della flora spontanea australiana da oltre vent'anni. In questo libro riassumono i risultati dei loro studi, illustrando anche nuove modalità di somministrazione e di impiego delle essenze. I rimedi floreali californiani. I cento fiori e altri rimedi complementari di Aprato Cristina Iniziazione ai rimedi floreali californiani. I 103 fiori FES Quintessentials per un dialogo d'amore con la natura di Fabio Nocentini Il volume, unendo alla descrizione dei 103 rimedi floreali californiani il repertorio dei sintomi e delle situazioni che gli stessi sono in grado di riequilibrare, si rivolge non solo a coloro che già si occupano dei fiori di Bach e desiderano integrare le loro conoscenze, ma anche a chi si accosta per la prima volta a questo tipo di terapia. Fiori Himalayani e Fiori di Bach di Manuela Narcisi Edizioni il punto d’incontro Lo studio di alcuni Fiori Himalayani associati ai Chakra, connessione con i 5 elementi e i centri di energia sottili. Come e dove agiscono i rimedi floreali. Emozioni negative, emozioni positive. Le essenze floreali per il benessere interiore di Bruno Brigo Questo nuovo libro di Bruno Brigo, prima ancora di essere un guida alla floriterapia, è uno strumento per una migliore conoscenza di se stessi: ognuno di noi può imparare ad agire come un alchimista e a servirsi delle essenze floreali per trasformare la sofferenza quotidiana nella calma del benessere interiore. Dolore, frustrazione, apatia, disagio non sono esperienze negative assolute e contrapposte alla quiete, alla serenità e all'equilibrio, ma costituiscono il polo negativo di un unico asse, di cui ovviamente esiste il corrispondente polo opposto positivo. La floriterapia, grazie alla capacità di accordare le sottili corde dell'anima, in sinergia con altri approcci di tipo psicoterapeutico, può favorire tale passaggio. Il linguaggio dei Fiori – i Rimedi Floreali Italiani “Flos” Animi di Giovanna Tolio - Edito da Tecniche Nuove … un libro che amplia i confini della Floriterapia, la scienza che ha avuto nel dottor Edward Bach il suo fondatore, e colma il vuoto di conoscenza, finora esistente, sulle notevoli potenzialità insite nella produzione floreale di un Paese privilegiato, come il nostro, dal clima e dal sole.

Video Corsi consigliati

Riteniamo altamente preferibile seguire i corsi di persona e non tramite video.

Riviste consigliate

Non sono diffuse riviste specialistiche sui Fiori di Bach in Italia

Siti consigliati

Sostanzialmente tutti i siti che parlano di floriterapia hanno anche una sezione di vendita di essenze o per proporre i corsi. A nostro avviso i più completi sono i seguenti: http://www.sabinaoggioni.it/ http://www.alaskanessences.com/ http://www.fioriperlanima.com/ http://eurobodalla.org.au/himalaya.html http://www.ausflowers.com.au/ http://www.fesflowers.com/ http://www.livingessences.com.au/ http://www.floriterapia.org http://www.bachflowermassage.com http://www.rimeditaliani.it

Le sinergie più efficaci per la pratica tra essenze aromatiche e musica e/o suoni

Esistono associazioni tra floriterapia ed altre discipline, ma queste variano da persona a persona e non sono generalizzabili.

Brevi note biografiche sull'autore

Sabina Oggioni - Centro Vie Nuove- www.sabinaoggioni.it

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Tali informazioni non sostituiscono in alcun caso il consiglio di un medico o di altri operatori sanitari che sono i soli soggetti abilitati legalmente alla professione. Le pratiche descritte non si prefiggono la diagnosi e la cura di specifiche patologie, non sono riconducibili alle attività di cura e riabilitazione fisica e psichica della popolazione e agiscono al di fuori di qualsiasi concetto terapeutico attinente all'ambito sanitario.