Etimologia: deriva da “sati” in lingua pali (la lingua del Buddhismo Theravara). La traduzione letterale del termine è molto difficile perché comprende una serie di concetti che definiscono uno stato dell’essere. Significa consapevolezza, attenzione, piena presenza mentale, osservazione non-giudicante. Tipo di pratica: la Mindfulness è una pratica che può essere applicata in ogni momento della vita, mentre passeggi, mentre cucini, mentre prendi il sole al mare o mentre fai l’amore. Gradualmente può diventare un vero e proprio modo di vivere, o meglio, un modo di essere. La Mindfulness infatti è presenza consapevole, di fronte a qualsiasi cosa accada dentro e fuori di noi. Quando una persona si approccia per la prima volta alla Mindfulness, è importante che inizi in modo graduale per apprendere pienamente le modalità migliori per sé e per godere di tutti i benefici che ne derivano. In tal senso quindi si insegna alla persona a trovare una posizione comoda che gli permetta di rilassarsi e nel contempo di rimanere vigile, si insegna poi a rimanere in contatto con il proprio corpo e con il respiro, si insegna a dirigere l’attenzione della mente verso qualcosa (il corpo, il respiro, i suoni, le emozioni, i pensieri) per qualche minuto, cercando di osservare in modo imparziale e non-giudicante tutto ciò che accade. Per esempio, la persona può avvertire un formicolio in un polpaccio, oppure può vedere che arriva il pensiero “che cosa cucinerò stasera a cena?”, oppure si accorge di provare un’emozione di qualche tipo. Lo scopo della Mindfulness è apprendere ad osservare tutto questo con presenza consapevole e compassione, quindi senza etichettare un pensiero come buono o cattivo, un’emozione come giusta o sbagliata, una sensazione corporea come benefica o meno. L’importante è solo osservare. Man mano che la persona diventa pratica con questo genere di esperienza, può aumentare la durata della pratica anche fino ad un’ora. Con il tempo, la pratica viene interiorizzata a tal punto che può essere estesa alla vita quotidiana più in generale. Si può praticare Mindfulness mentre si mangia o mentre si cammina, semplicemente dirigendo l’attenzione cosciente verso ciò che si sta facendo e verso tutto quello che percepiamo con i sensi e all’interno di noi. Beneficio principale: Il beneficio principale della Mindfulness è quello di ottenere maggior calma interiore, acquietare la mente e raggiungere maggior lucidità e pace. L’attenzione migliora la capacità di memoria, l’efficienza dei processi di pensiero e la creatività. Anziché affannarsi a pensare a cosa comprerò al supermercato mentre ancora sono al lavoro, ora mi concentro sul lavoro e solo dopo penserò alla spesa. Questo semplice “antidoto” alla frenesia dell’era modera, genera un ben-essere unico nel suo genere, in quanto permette una profonda conoscenza interiore, il riconoscimento dei meccanismi alla base di alcuni comportamenti, delle credenze disfunzionali che generano disagio e sofferenza, delle emozioni che maggiormente si muovono dentro di noi. Mindfulness è dunque un modo per coltivare la consapevolezza della mente, del corpo e del cuore in modo da imparare a vivere nel qui e ora. Meccanismi d’azione: numerose ricerche scientifiche, per lo più americane, effettuate da prestigiose università, hanno dimostrato che la Mindfulness agisce sul cervello e sui neurotrasmettitori del sistema nervoso. In particolare alcuni studiosi ritengono che la Mindfulness permetta alla corteccia prefontale del cervello di bilanciare i due rami del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico) generando così risposte più funzionali rispetto alle più svariate situazioni della vita, in particolare di fronte alle situazioni percepite come stressanti o ansiogene.
Data e fondatore: le origini della Mindfulness si perdono nell’antichità: le antiche civiltà di tutto il mondo conoscevano i benefici degli stati meditativi applicati alla vita quotidiana: dalle popolazioni dell’India alle civiltà pre-incaiche dell’America Latina, dai Celti agli aborigeni delle Hawaii e dell’Indonesia.
Le numerose ricerche condotte dalle Università Americane hanno dimostrato che la Mindfulness è molto utile per la gestione dello stress, degli stati d’ansia o panico e per la gestione del dolore, sia acuto sia cronico. Si è scoperto che la Mindfulness genera benefici in tutti i campi della medicina: dai disturbi di alimentazione agli stati depressivi, dal nervosismo al dolore fisico. La pratica Mindfulness permette di rimanere presenti anche di fronte a stati interiori difficili, quali l’agitazione, la paura, il dolore.
La Mindfulness può essere praticata da tutte le persone che desiderano risolvere alla radice le problematiche di salute psico-fisica nel senso più ampio, e anche da tutti coloro che desiderano conoscersi meglio e accrescere la fiducia in se stessi e la propria autostima, che aspirano ad un ampliamento della loro capacità creativa e della loro intelligenza intuitiva. La Mindfulness può essere insegnata anche ai ragazzi e ai bambini, con incredibili benefici sull’attenzione e sull’apprendimento anche scolastico.
In caso di gravi patologie fisiche, è necessario affiancare la Mindfulness con cure mediche specifiche, in quanto non può essere considerata un sostituto dei farmaci o delle terapie ospedaliere o mediche. In caso di disturbi psicologici gravi, è necessario rivolgersi ad un insegnante di Mindfulness che abbia qualifiche anche di tipo psicologico o psichiatrico.
La Mindfulness è ben abbinabile a discipline corporee quali lo yoga, ilqigong e il pilates. Tuttavia, proprio perché Mindfulness in realtà può diventare un modo di vivere la vita nel suo insieme, ogni tipo di pratica vissuta con i principi della Mindfulness acquisisce di per sé una qualità di presenza consapevole che potenzia i benefici e dona maggior nutrimento a chi la svolge.
La Mindfulness può essere insegnata in molti modi. E’ comunque un insegnamento graduale soggettivo: dipende dal grado di consapevolezza della persona, dalla sua volontà e fiducia.
Singolo o in gruppo: La Mindfulness può essere praticata sia da soli sia in gruppo.
In America più di 250 ospedali hanno adottato il programma Mindfulness. Le terapie basate sulla Mindfulness si stanno diffondendo sempre di più in molti paesi del Mondo fin dalla fine degli anni 70, da quando cioè il dottor Jon Kabat-Zinn, un fisico molecolare con un’estesa pratica di meditazione, ha fondato il Protocollo di riduzione dello stress, dell’ansia e del dolore cronico basato sulla Mindfulness (MBSR) presso il Medical Center dell’Università del Massachusetts.
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