LʼĀyurveda, tradizionale ed antichissima medicina indiana, viene definita “Scienza della vita” o “Conoscenza della durata della vita” e si occupa della prevenzione, della cura e del mantenimento della salute psicofisica in ogni suo aspetto.
“DINACHARYA”, LA “ROUTINE IGIENICA QUOTIDIANA”.
Oltre lʼaspetto prettamente medico di questa grande scienza è interessante considerarne lʼaspetto preventivo che si attua anche attraverso particolari pratiche personali che lʼĀyurveda definisce con il termine “Dinacharya” ossia “Routine igienica quotidiana”.
Prendersi cura di sé quindi anche attraverso pratiche quotidiane dedicate ai delicati organi di senso, le nostre porte di percezione e comunicazione con lʼesterno, consente di mantenere unʼottimale stato di salute.
LʼAUTOMASSAGGIO PER INIZIARE AL MEGLIO LA GIORNATA
Fra le pratiche quotidiane per il benessere, viene indicato un regolare automassaggio che in Āyurveda segue regole precise.
Già nei più antichi testi dellʼĀyurveda vengono menzionate le virtù benefiche del massaggio in quanto ottimo strumento per la depurazione non solo del delicato “organo pelle” ma per via riflessa anche degli organi interni. Il lustro della carnagione, la sua resistenza e freschezza, la compattezza dei tessuti, una buona circolazione, un corretto scambio cellulare ect. sono tutte qualità derivanti da una regolare oleazione del corpo.
In Āyurveda lʼautomassaggio trova il suo ideale tempo di applicazione la mattina presto, per aiutare il corpo a risvegliarsi, depurarsi ed affrontare al meglio e con piena energia la giornata.
COSA OCCORRE:
- un ambiente adeguato e con temperatura confortevole
- un olio ayurvedico adatto alla propria costituzione (In Āyurveda vengono utilizzati tradizionali
oli ayurvedici medicati e non semplici oli aromatizzati), in sostituzione va benissimo semplice
olio di sesamo, o di cocco se siamo nella stagione calda
- uno sgabello o la possibilità di appoggiare un piede per il massaggio alla gamba e poi per
sedersi nellʼautomassaggio al piede
- la possibilità di fare una doccia dopo lʼautomassaggio
COME PROCEDERE:
La direzione indicata è dalla sommità del capo ai piedi. Sugli arti i passaggi sono lunghi strofinamenti lineari, sulle articolazioni i movimenti sono rotondi in entrambe le direzioni e devono riscaldare per far sì che le proprietà dellʼolio vengano assorbite, sullʼaddome disegnare cerchi in senso orario per favorire una buona peristalsi e sui glutei passaggi rotondi. Ogni passaggio va ripetuto più volte.
LA PRATICA:
far riscaldare leggermente lʼolio a bagnomaria ed iniziare ad applicarlo alla sommità del capo (ove risiede un importante punto energetico chiamato “Brahmarandhra”) con sfregamenti leggeri.
La testa e le orecchie
Passare quindi a distribuire lʼolio su tutto il cuoio capelluto stimolandolo con frizioni, e movimenti rotatori con la punta delle dita. Picchiettare con la punta delle dita su tutta la testa, inserire le dita fra i capelli e poi chiudere le mani a pugno. Il massaggio alla testa è una pratica importante per la stimolazione e buona salute di tutti gli organi di senso oltre allʼindubbio benefico effetto riflesso per la salute, bellezza e forza dei capelli.
Massaggiare bene le orecchie “stropicciandole” e seguendone ogni piega, stimolare anche lʼinterno facendo ruotare la punta del dito mignolo ben oleato.
Il viso
Passare al viso con passaggi e movimenti morbidi in apertura dal centro verso la periferia, “aprire” la fronte, pizzicottare le sopracciglia e massaggiare le tempie in senso circolare. Scorrere più volte lo spazio sotto gli occhi dallʼangolo interno alle tempie
Con il centro del palmo della mano stimolare la punta del naso con movimenti rotondi in entrambe le direzioni. Scavare con punta degli indici ai lati delle narici dove sono collocati due importanti punti energetici che stimolano un buon respiro.
Stimolare bene con la punta delle dita il centro delle guance (mantenendo la bocca rilassata e leggermente aperta) scorrere sullʼarticolazione temporo-mandibolare e passare più volte, “stirandola”, la linea delle labbra, mento e contorno del viso.
Dal collo alle mani
Scendere al collo ed alla gola e da lì passare alle spalle su cui eseguire movimenti rotatori, scendere lungo il braccio fino al gomito, passaggio rotondo sul gomito e scendere allʼavambraccio premendone bene il centro fino al polso; sul polso passaggi rotondi e strofinamenti a “braccialetto”. Massaggiare la mano scorrendo tutti gli spazi interossei sia sul palmo che sul dorso della mano, strofinare tutte le dita dalla base alla punta. Terminare il massaggio alla mano stimolandone il punto centrale con il pollice, mantenendo una discreta pressione disegnare piccoli cerchi in entrambe le direzioni. Questo è un importante punto energetico che provvedere a migliorare la circolazione ed aumentare lʼenergia vitale. Si chiama “Talahridaya” e significa “il cuore del palmo”.
Fino ai glutei
Passare allʼaltro braccio e poi scendere al petto con passaggi delicati scivolando dallʼascella allo sterno. Cercare di raggiungere la schiena e massaggiarla come meglio si riesce. Sullʼaddome eseguire movimenti circolari in senso orario disegnando cerchi da grandi a piccoli fino ad arrivare vicino allʼombelico, oleare bene lʼombelico. Strofinare i fianchi, poi i glutei e la zona sacro-lombare con entrambe le mani piegandosi leggermente in avanti per allungare anche un poʼ la schiena.
Le gambe e i piedi
Appoggiare un piede allo sgabello e scendere alla gamba abbracciandone ogni lato fino al ginocchio, massaggiare il ginocchio riscaldandolo bene con movimenti circolari sulla parte davanti, ai lati e nella delicata zona posteriore.
Scendere quindi strofinando lungo la tibia ed il polpaccio, fermarsi sulla caviglia con movimenti circolari, stimolare il tendine di achille con frizioni delicate.
Sedersi e massaggiare bene il dorso del piede scavando negli spazi interossei, strofinare bene tutte le dita dalla base alla punta. Ruotare la caviglia in entrambe le direzioni. Impastare poi liberamente la pianta del piede e premere con i pollici facendo piccoli passettini su tutto il tallone. Intrecciare le dita della mano con quelle del piede e bloccando con lʼaltra mano lʼavampiede, ruotare bene. Riscaldare la pianta del piede strofinandola a mano piatta e poi cercare il centro della pianta del piede o meglio il punto centrale situato sotto lʼavampiede dove inizia la zona più morbida. Qui troviamo lo stesso punto energetico delle mani che va stimolato con la punta del pollice attraverso pressione e movimento circolare in entrambe le direzioni. Ripetere tutti i passaggi sullʼaltra gamba.
Nella pratica ayurvedica è necessario poi rimuovere lʼolio alla fine del massaggio, soprattutto perché la stimolazione avvenuta con tutti i passaggi e manualità se da un lato ha permesso alle qualità dellʼolio di penetrare, ha anche però fatto affiorare le tossine che devono essere necessariamente rimosse.
È indicata quindi una semplice doccia eseguita possibilmente con prodotti delicati e non aggressivi. In Āyurveda vengono indicate particolari polveri detergenti per rimuovere lʼolio dal corpo ed anche dai capelli. Sono prodotti assolutamente naturali a base di polveri di erbe e spezie che lasciano la pelle fresca, morbida e pulita. Normalmente dopo lʼautomassaggio e la doccia la pelle rimane morbida, ben idratata e non vi è la necessità di applicare altri prodotti. Lʼautomassaggio andrebbe eseguito ogni giorno ma se pensate di non avere abbastanza tempo programmate almeno un giorno alla settimana per dedicarvi un vero trattamento di salute e benessere.
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CARMEN TOSTO, insegnante di yoga, terapista Āyurveda e “Āyurveda Acharya” (“Maestro in Āyurveda”), è vicedirettrice della scuola di medicina ayurvedica "Ayurvedic Point”.
La scuola “Ayurvedic Point” offre corsi quadriennali di medicina ayurvedica per medici e per terapisti, conformi alle direttive dellʼOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per lʼinsegnamento dellʼĀyurveda al di fuori dellʼIndia, e con qualità della didattica certificata ISO9001.
Vedi il corso
- Sito ayurvedicpoint: www.ayurvedicpoint.it
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