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IL MASSAGGIO BASE SVEDESE:

Il primo passo per diventare massaggiatori

03/05/2018       DIABASI SRL
OlisticMap - Il massaggio base svedese: thumb

Diventare massaggiatore con corsi di massaggio riconosciuti è il sogno di tante persone che vogliono seguire la loro passione e vedono nel settore del benessere crescenti opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro. La scuola di massaggio DIABASI® offre dal 1999 corsi di massaggio nelle più diverse tecniche, sia classiche sia di derivazione orientale, per formare i massaggiatori professionisti del futuro.
Un percorso di studio che ha inizio con l’apprendimento delle manualità del massaggio base svedese, la prima e più importante tecnica che il massaggiatore deve conoscere. Vediamo quali sono le sue caratteristiche.
Cominciamo col dire che il massaggio svedese viene considerato a tutti gli effetti la tecnica base del massaggio e comprende diversi movimenti con l’obiettivo di portare il ricevente al rilassamento psicofisico e al benessere dell’organismo. In questo articolo vedremo assieme quali sono le origini del massaggio svedese, le sue manualità e i benefici che offre a chi lo riceve, senza dimenticare di citare le poche controindicazioni.

La storia del massaggio svedese

A differenza di quello che potrebbe sembrare dal nome il massaggio base svedese non ha origini in Svezia e non è neanche stato inventato da un abitante di questo Paese. Il primo a parlare di questa tecnica che tutti noi conosciamo e che si apprende nei corsi di massaggio DIABASI® è Pehr Henrik Ling (1776-1839) che definì le basi di questo massaggio prendendo spunto dai massaggi orientali e in particolare dai Tui Na cinese. Fu però il danese Johan George Mezger il vero padre del massaggio svedese, il cui nome è un omaggio a Ling. Mezger definì in modo sistematico gli aspetti pratici ma anche la terminologia delle manualità di questo massaggio, che in realtà aveva poco a che fare con quanto descritto da Ling.
A tutti coloro che visitano la Svezia sembra oggi strano che nessuno conosca il massaggio svedese, che ha questa denominazione solo per motivi commerciali ed è invece noto come massaggio classico. Fanno eccezione i Paesi Anglosassoni che indicano questo massaggio con il termine svedese. La principale differenza rispetto agli altri massaggi è che questa tecnica si fonda sulle conoscenze della medicina occidentale, come l’anatomia e la fisiologia piuttosto che sull’energia vitale e sui meridiani energetici come nel caso delle tecniche di manipolazione di origine orientale.

Le manualità del massaggio svedese

Questa tecnica comprende alcune manualità e tecniche di base che sono utilizzate oggi per l’insegnamento del massaggio professionistico, anche se pur essendo il punto di partenza per l’apprendimento si tratta di una tecnica complessa. Ad oggi esistono centinaia di varianti del massaggio base svedese, ma tutte si rifanno a sei manualità principali:
1. Sfioramento (effleurage): è la tecnica che ognuno di noi associa pensando al massaggio e consiste in movimenti lunghi e ampi che coinvolgono più parti del corpo. La sensazione percepita dal ricevente è quella di qualcuno che tenta di smontare i muscoli, in realtà tale manualità ha l’obiettivo di migliorare la connessione fra le varie aree del corpo;
2. Frizione (fiction): si basa su movimenti circolari decisi e vigorosi che riscaldano l’area da trattare rilassando la muscolatura e eliminando ogni rigidità. Solitamente il massaggiatore usa il palmo della mano per strofinare con energia il corpo del cliente e prima di trattare la zona scalda le mani strofinandole con vigore tra loro:
3. Impastamento (petrissage): i muscoli del ricevente vengono manipolati con movimenti simili a quando si impasta acqua e farina e la tecnica non è specificatamente studiata per una particolare area del corpo. La finalità è quella di decontrarre i muscoli permettendo all’azione del massaggio di penetrare in profondità.
4. Tamburellamento (tapottement): si tratta di effettuare picchiettamenti e percussioni che danno energia alla parte del corpo trattata, liberando la zona da ogni tensione e stress. Il massaggiatore in questo caso utilizza il taglio delle mani, i pugni chiusi o le mani a coppa per dar vita a movimenti ritmici e rapidi.
5. Vibrazione (vibration): il massaggiatore scuote rapidamente e fa vibrare i muscoli con la parte della mano vicina al polso, il taglio della mano o i polpastrelli. Il movimento è basato sul passaggio ripetuto per rilassare i muscoli di una determinata area del corpo.
6. Trazione (traction): il massaggiatore in questa manualità tira letteralmente le braccia, le gambe e qualche volta anche la testa realizzando uno stretching passivo che permette di allungare la muscolatura. Questa manualità si applica alla parte finale del massaggio in quanto il corpo deve essere rilassato e privo di ogni tensione, altrimenti la trazione sarebbe impossibile da compiere o molto dolorosa per il ricevente.
Ricordiamo inoltre che il massaggio svedese basa i suoi movimenti su una pressione direzionata nel senso del flusso del sangue venoso, ovvero quello che ritorna al cuore e tramite le manovre sopra indicate permette di stimolare la corretta circolazione sanguigna. I movimenti del massaggio base svedese sono lenti e delicati, oppure vigorosi e intensi sulla base degli obiettivi che si devono raggiungere e il massaggiatore utilizza prevalentemente mani, avambracci e gomiti.

I benefici del massaggio base

Chi sperimenta un massaggio base avrà come principale beneficio uno stato di rilassamento generale accompagnato dalla riduzione della rigidità dei muscoli. Oltre a questo la tecnica stimola la circolazione, allevia il dolore e migliora l’ossigenazione dei tessuti permettendo la rimozione delle tossine e il miglioramento del tono muscolare.
Il massaggio base svedese è utilizzato anche per ridurre i tempi di recupero a seguito di affaticamento, dato che la migliorata circolazione sanguigna e linfatica aiuta il drenaggio dell’acido lattico, dell’acido urico e delle scorie metaboliche. Una migliore circolazione significa anche il migliore ricambio di ossigeno a livello dei tessuti, soprattutto delle estremità, senza aumentare il carico a livello cardiaco.
Questa tecnica di massaggio è consigliata in caso di edema ma anche di lesioni dell’apparato muscolo-scheletrico in quanto stimola la capacità di autoguarigione del corpo. Grazie all’intensa manipolazione superficiale e profonda i muscoli vengono liberati da ogni tensione, i tendini sono subito più elastici e migliora la mobilità articolare e la postura del ricevente.
I benefici del massaggio base non finiscono qui, in quanto a livello cutaneo la sollecitazione tattile stimola l’epidermide e il sistema nervoso, portando ottimi benefici nella riduzione di stress e ansia. Migliora di conseguenza anche la gestione del dolore causato da patologie croniche, che generalmente diminuisce. Anche la pelle dopo il massaggio appare più levigata e luminosa, dato che si rimuovono gli strati superficiali di cellule morte.
Ecco perché il massaggio svedese dona al cliente la sensazione di rilassamento mentale e benessere fisico, migliorando lo stato di salute generale. Anche le prestazioni del fisico migliorano e la persona sente immediatamente le articolazioni più elastiche, un maggior tono e scioltezza muscolare e altri benefici indispensabili non solo per gli atleti ma per la vita di ogni giorno.
Chi sperimenta il massaggio base si sente subito rinvigorito e pieno di energie, già dopo la prima seduta. La ragione è data dal rilascio di endorfine che portano all’immediato miglioramento dell’umore e a sensazioni di appagamento: un vero toccasana per il benessere psicologico e l’autostima del ricevente.

Le caratteristiche di una seduta di massaggio

Il massaggiatore professionista sa bene come sia importante informarsi delle condizioni del ricevente, dalle eventuali lesioni all’apparato muscolo-scheletrico fino ai problemi di natura fisica, alle allergie, ai dolori, ai blocchi di aree del corpo e alle malattie attuali e passate. Una corretta impostazione del massaggio richiede quindi questa analisi, inoltre al ricevente può essere chiesto se preferisce un massaggio leggero o intenso.
Nel corso della seduta di massaggio base il cliente è nudo e ricoperto da un asciugamano e il massaggiatore scopre via via solo la zona sa trattare per evitare eventuali imbarazzi. Per lubrificare la pelle e agevolare il movimento si utilizzano oli per massaggio e si procede per prima cosa a riscaldare i muscoli, per rilassarli e sciogliere le rigidità.
La seduta comincia con il paziente sdraiato a pancia in giù sul lettino per massaggi che è dotato di un supporto per il viso a forma di U che aiuta la normale respirazione e mantiene la colonna vertebrale in una posizione neutrale e rilassata. Il lavoro del massaggiatore inizia dal dorso con tutte le 6 tecniche viste precedentemente, per poi passare alla parte posteriore delle gambe che ricevono una per volta il massaggio.
Il ricevente si gira poi sulla schiena per lavorare sulla parte anteriore delle gambe, sulle braccia, sul collo e sulle spalle. Naturalmente bisogna avvisare subito il massaggiatore se la pressione sul corpo è troppo forte, troppo debole o se si prova dolore o altre sensazioni di disagio. Una seduta di massaggio svedese dura un’ora anche se i risultati migliori si ottengono avendo a disposizione 75-90 minuti.

Le controindicazioni e le precauzioni da adottare

Il massaggio base svedese è un massaggio sicuro per persone di ogni età e si sconsiglia solo a chi attraversa la fase acuta di una malattia o ha patologie croniche, flebiti, dermatiti e altre malattie della pelle, diabete o gotta.
In ogni caso il massaggiatore va sempre informato se:
- Si ha avuto in passato aneurismi, attacchi cardiaci, ictus, embolia o esaurimento nervoso
- Si soffre di edemi, ernie, cisti, emofilia, arteriosclerosi, diverticoliti, infiammazioni di ogni genere
- Si sente torpore in qualche area del corpo
- Si è in terapia per problemi cardiologici, oncologici o contro l’ipertensione
- Si è in stato di gravidanza o si sospetta di esserlo.

Perché frequentare un corso di massaggio con DIABASI®

Chiunque voglia diventare massaggiatore professionista deve conoscere le manovre fondamentali del massaggio e il corso di massaggio base organizzato dalla Scuola di Massaggio Professionale DIABASI® è un corso completo per avvicinarsi a questo mestiere. L’allievo acquisirà le competenze fondamentali del massaggio occidentale e saprà eseguire un massaggio di circa un’ora.
Frequentare questo corso è però solo il primo passo per chi vuole diventare massaggiatore professionista: il nostro consiglio è infatti quello di iscriversi al Diploma di Alta Formazione da 1000 ore - Operatore Specializzato in Massaggio Professionale. Una proposta formativa completa che per ricchezza del piano di studi è oggi fra le più apprezzate all’interno della Scuola di Massaggio DIABASI®.
Al termine del percorso di studi, infatti, l’allievo possiederà i seguenti diplomi e attestati e potrà proporsi con professionalità e alta specializzazione sul mercato del lavoro:
• N° 1 Diploma di Operatore in Massaggio Professionale (1.000 ore)
• N° 1 Diploma di Operatore in Massaggio Sportivo
• N° 1 Diploma di Operatore in Massaggio Olistico
• N° 1 Diploma di Operatore in Massaggio Terme e Spa
• 24 Attestati di Merito
• 24 Attestati di Perfezionamento