Che cosa influenza le relazioni, in particolare quella di coppia?
Per vivere in modo soddisfacente ogni relazione occorre essere consapevoli di cosa influenza il proprio orientamento nel processo di attrazione e scoprire gli aspetti di sé che giocano a favore e quelli a sfavore dei rapporti.
In genere si è attratti dalle persone che presentano nella personalità i nostri sé rinnegati. Ne parlano nel libro “La coppia viva” scritto da Hal e Sidra Stone la coppia di psicoterapeuti che ha ideato il Voice Dialogue - il dialogo dei sé interiori, un metodo di autoconoscenza e di comprensione dei rapporti.
Vediamo in dettaglio.
Il Voice Dialogue parte dal presupposto, comune a diverse correnti psicologiche (Psicosintesi, Analisi Transazionale, Gestalt), che ognuno di noi è costituito da diverse parti, o aspetti psicologici, che possiamo definire“energie” o “sé”. Ognuno di queste parti che ha voce dentro di noi, ha una sua vita autonoma vera e propria, con desideri, tendenze, bisogni, schemi di pensiero, comportamenti diversi.
Siamo infatti come un grande mosaico di cui conosciamo solo poche parti. Quando usiamo la parola “io” ci riferiamo in realtà ai “sé primari” ossia quelle parti di noi che hanno l’intento di proteggerci e farci accettare dagli altri.
Nel team dei sé primari troviamo, per citarne alcuni:
Protettore: quella parte di noi che ha l’intento di proteggerci e di farci seguire le regole della famiglia e della società in cui siamo nati, per evitare problemi.
Critico: è la parte di noi particolarmente intelligente e distruttiva. Va in onda continuamente, crea insicurezza, impotenza, sensi di colpa, scoraggiamento, facendoci sentire inferiori.
Si comporta come un sabotatore in ogni settore della nostra vita, ci sgrida e denigra, annulla la creatività e lo spirito d’iniziativa. Rimarca tutto quello che non va nel nostro aspetto. Ci paragona agli altri a nostro sfavore.
In realtà il suo scopo è di farci migliorare, in modo che possiamo essere sempre più accettati, apprezzati e amati, ma lo fa con la sua modalità, ossia la critica.
Attivista: è l’aspetto di noi legato all’agire. Ha una grande vitalità e ci fa dono di una notevole energia; ci aiuta a realizzarci e rende concreti i nostri obiettivi. Il problema è che ci fa prendere più impegni di quelli che riusciamo a eseguire e così facendo crea ansia, stanchezza, senso d’impotenza. È capace di rovinare ogni momento di riposo ricordando tutte le cose da fare.
Perfezionista: impone delle condizioni che rendono la vita un peso intollerabile. Richiede di fare tutto alla perfezione creando così blocchi, ingorghi energetici, non facilitando di certo le relazioni.
Gentile o compiacente: si evidenzia quando, ancora piccoli, scopriamo che abbiamo un buon ritorno se siamo carini, sorridenti e compiacenti.
E’ un sé molto funzionale nelle relazioni umane per la sua apertura, il suo calore e la sua empatia. Il suo eccesso però ci fa essere attenti più ai bisogni degli altri che i nostri.
Patriarca: porta dentro di noi le tradizioni del patriarcato ossia i valori, le regole e le leggi dei millenni passati e considera l’uomo superiore alla donna.
Matriarca: è quel sé che porta le tradizioni del matriarcato e considera gli uomini inferiori alle donne.
Nel sistema primario possono esserci anche i sé: Bambino, Conoscitore Psicologico, Ribelle, Vittima, Guerriero, Saggio, Spirituale, Gitano, Spirito libero, Artista, Intuitivo.
Nel loro intento protettivo, questi sé hanno “tolto di mezzo” molte altre nostre parti, che il Voice Dialogue chiama “sé rinnegati”.
Tra questi troviamo le parti vulnerabili, istintuali e gli aspetti afroditici .
Il sé Afrodite è molto collegato alle relazioni e al processo di attrazione.
La capacità di creare empatia e sintonia s’identifica con ciò che una persona trasmette, ovvero quel "quid" energetico che sa piacere e conquistare. Questa risorsa è portata dal sé Afrodite che possiede una vibrazione in grado di creare connessione con le persone.
Ci sono persone che hanno dalla nascita questa vibrazione e quando le incontri avverti la loro emanazione piacevole; per i più invece occorre facilitare l’emersione di questa parte facendo il lavoro sui sé interiori.
Queste parti rinnegate racchiudono qualità, risorse e limiti che non sappiamo di avere e che influenzano fortemente sia la nostra vita sentimentale, che l’area professionale e la salute.
Per quanto riguarda la relazione di coppia, si cresce con la convinzione che l’amore sia una cosa semplice, due cuori e una capanna e tutto andrà da sé. Niente di più sbagliato: la relazione di coppia va vista come un’azienda che per funzionare ha bisogno di conoscenze specifiche, cure, strategie.
E’ interessante ciò che avviene nella fase dell’innamoramento.
Come dicevamo in apertura di articolo, in genere siamo attratti dalle persone che hanno in ondai nostri sé rinnegati. Esempio:
Simona è fantasiosa, poco pratica, disordinata e viene attratta da Marco che invece è razionale, concreto, ordinato (che sono i sé rinnegati di Simona, mentre gli aspetti della sua personalità sono i sé rinnegati di Marco).
All’inizio della loro relazione i sé primari vengono automaticamente messi da parte ed emergono le Afroditi, i sé bambini, quelli romantici e così via e tutto appare bellissimo, Simona e Marco si sentono completamente accettati e amati dall’altro.
Dopo un certo periodo, però, i loro sé primari rientrano e iniziano a criticare gli aspetti dell’altro e cominciano i problemi.
Riconoscete il meccanismo? La soluzione sta nel conoscere bene se stessi, i propri funzionamenti, i sé primari e i sé rinnegati in modo da portare alla luce ciò che giace all’interno e che ci influenza senza che ce ne accorgiamo. Solo così si può avere una gestione consapevole e soddisfacente della relazione.
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