La prima disciplina a cui mi sono approcciata e' stata l'antiginnastica in quanto mi era stata diagnosticata una verticalizzazione del tratto cervicale (perdita della curvatura fisiologica del tratto cervicale) e un’endometriosi all’utero molto avanzata.
Avendo provato molte terapie senza poter risolvere il problema ho deciso di iniziare un percorso corporeo profondo e mi sono iscritta ad un primo ciclo di antiginnastica.
Da quel momento in poi la mia colonna vertebrale ha cominciato a cambiare ad essere sempre più’ elastica , il mio rapporto con il corpo e’ cambiato , ho cominciato a sentirlo e ad apprezzarlo sempre di più’.
E’ stata un’esperienza diversa, un bel viaggio alla scoperta del mio mondo corporeo con i suoi limiti , le sue debolezze ma soprattutto la grande forza che c’e’ nel mio corpo di voler cambiare , trasformare e voler guarire ! Quella forza e vitalità’ che spesso la testa , il nostro pensare omette o rimuove.
Dopo già’ i primi sei mesi non soffrivo più’ con il tratto cervicale e le ecografie che facevo puntualmente ogni mese per controllare lo stato del mio endometrio hanno cominciato a cambiare , non parliamo di miracoli tanto meno di effetto placebo, parliamo della possibilità’ di ridare la propria funzionalità’ ai muscoli , all’ attività’ cellulare della muscolatura , al ripristino del tessuto connettivale attraverso un lavoro fisico , del sistema nervoso e di propriocezione.
E’ stato cosi importante per me che ho deciso di fare la formazione per poter trasmettere la mia esperienza agli altri e dare la possibilità’ alle persone di sentire e usare il proprio corpo in modo diverso per poterlo ascoltare e parlare la lingua del corpo e stabilire quindi un dialogo con “lui” che spesso e volentieri non siamo in grado di affrontare perché’ non ne conosciamo il linguaggio, o non abbiamo gli strumenti giusti.
Dall' antiginnastica si e' aperto un mondo di nuove esperienze e nuove vie di guarigione e autoguarigione e sono approdata alla formazione di integrazione fasciale che rientra nel campo dei trattamenti "terapie" individuali lo scopo e' sempre lo stesso ma unite : terapia e pedagogia, possono veramente accelerare la guarigione sia interiore che fisiologica che come ormai tanti di noi conoscono non possono essere separate l'una dll' altra.
Il mio percorso inizia all' eta' di 19 anni , quando arrivano le classiche domande che possono porsi tutti :
Chi sono veramente? Perche' sono qui cosa voglio fare della mia vita? come posso migliorarla visto che non sono contenta di come la sto vivendo..
Insomma le domande esistenziali che ad ognuno di noi arrivano e che spesso ci vergognamo di condividere con la famiglia, gli amici, le persone care.
Da li ho cominciato un percorso che mi ha portato a studiare, ad approcciarmi a me stessa in maniera diversa, il mio pensiero, i miei atteggiamenti, il mio "sentire" dove mi portano? Passo dopo passo ho scoperto che siamo pieni di paure e se non le affrontiamo la vita ce le portera' sempre davanti, e ogni volta sempre piu' forti e grandi, a questo punto ho capito che conveniva affrontarle, la mente serve per fare i conti, per sapere per razionalizzare, ma vivere non e' della mente!
Vivere e' sentire, condividere, senza avere paura di cio' che pensano gli altri.
Questo mi sono sempre ritrovata davanti, ero timida e impaurita spesso e volentieri, per diversi motivi:
condizioni famigliari
luogo in cui si vive
amicizie
la scuola
e altro hanno preso il mio posto sul "timone" hanno condotto loro la mia vita, le mie paure, le mie incertezze, la mia mente con i suoi pensieri continui.
Ma sempre la testa ha il monopolio, decide lei per noi.
Ad un certo punto della mia vita ho deciso di prendere io in mano il timone, e' stato difficile, passo dopo passo con momenti di sconforto e poi momenti piu' felici e pieni di gioia!
La mia vita mi ha portato ad affrontare diverse esperienze sia di gruppo che singolarmente e sempre su diversi piani di confronto dal fisico allo spirituale, ho provato sentito sulla mia pelle, nel mio corpo che
sommergere le proprie emozioni i propri stati d'animo e' cosi facile che lo facciamo in un batter d'occhio! Perche' siamo stati educati a farlo! Purtroppo quel sommergere quel rimuovere lavora lo stesso dentro di noi inconsapevolmente.
Spesso quando pensiamo che tutto sia passato e quando pensiamo di star bene e' proprio la volta che ci stiamo nascondendo qualcosa! Stiamo occultando un nostro sentire che non vogliamo affrontare.
Quindi senza rimorsi e sensi di colpa forse puo' essere utile vivere cercare di percepire quel malessere per "conoscerlo" in modo che quando arrivera' di nuovo quella "situazione ",quello stato d'animo, possiamo subito riconoscerlo e non ci fara' piu' paura e non entreremo piu' in risonanza con quell' emozione che ci attraversa inesorabile facendo solo vittime! Potremmo a quel punto stare tranquilli, e viverci la Nostra vita questo forse e' l'unico dovere che abbiamo nei nostri confronti e in quelli di nessun altro! C'e' una porta per ognuno di noi, e solo Noi possiamo aprirla.
• Dal 2009 Operatore di Antiginnastica
• Dal 2014 Insegnante di Integrazione posturale
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